Vuelta a España 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2021.

TOP

Miguel Angel Lopez (Movistar): Suggella la grande Vuelta della Movistar vincendo la tappa regina. Stavolta , a differenza di ieri, risponde subito all’attacco di Bernal (e Roglic) e ai -4 piazza la zampata vincente e gli altri, compreso De la Cruz che era davanti e viene ripreso in un amen, lo rivedono soltanto dopo il traguardo. Un successo che gli serve anche per incrementare il suo vantaggio su Haig e ipotecare il terzo posto finale, nonostante i noti limiti a crono.

Michael Storer (DSM): Si conferma la più grande sorpresa di questa Vuelta. Dopo i due successi di tappa, oggi prova addirittura la grande impresa attaccando a 65 chilometri dall’arrivo, staccando subito gli altri fuggitivi di giornata e incrementando rapidamente il gap, andandosi a prendere importanti punti nella classifica dei GPM, che gli permettono di sfilare la maglia a pois azzurri al compagno Romain Bardet. L’impressione è che ormai per la classifica scalatori sia un affare interno tra loro due ed essersi portato in vantaggio a tre tappe dalla conclusione (ma nella crono conclusiva non ci sono GPM) è un vantaggio importante, con il team che potrebbe anche decidere di provare a tenere congelata la situazione. Sull’ultima ascesa viene ripreso, dopo aver comunque provato a resistere, ma ormai la sua giornata era già che più che positiva.

David de la Cruz (UAE Team Emirates) : Ha il grande merito di essere il primo a ravvivare la corsa sull’ascesa conclusiva. Parte ai -10 e resta in testa fino a circa 3 chilometri dall’arrivo, quando viene ripreso da Lopez. Lo spagnolo, però, non crolla, e alla fine chiude nel gruppetto di Haig, dove sembra essere anche quello con più energie nell’ultimo chilometro. Un’ottima gestione dunque, che lo avvicina ancor di più a quella top 10 che è il suo obiettivo in ottica classifica generale. In questa Vuelta è andato più volte all’attacco e l’atteggiamento è da premiare.

FLOP

Bahrain Victorious: Provano a narcotizzare la corsa, ma ci riescono con risultati alterni. Certo, alla fine riescono a tenere Haig davanti a Bernal in classifica generale (più per caso che per merito), che era probabilmente il loro obiettivo di giornata, ma valeva la pena sacrificare l’intera squadra per questo? Sono gli unici a non inserire nemmeno un uomo nella fuga di giornata, perdendo un’occasione importante soprattutto tenendo bloccato Caruso, che avrebbe potuto cercare di lottare per la maglia a pois, che di fatto invece è ormai del team DSM, che ringrazia.

Adam Yates (Ineos Grenadiers): Tra i big è quello che perde più terreno, pur guadagnando una posizione grazie al crollo di Guillaume Martin. Dopo l’attacco di Bernal, oggi ci si aspettava un suo attacco, che invece proprio sull’azione del colombiano comincia a faticare. Prova a resistere, ma alla fine chiude anche alle spalle di Kuss che aveva lavorato per Roglic, Non proprio l’ideale per l’ultima tappa di alta montagna di una Vuelta per lui senza sussulti.

Jack Haig (Bahrain Victorious): Tanto lavoro per (quasi) nulla. La sua squadra lavora in testa al gruppo tutto il giorno, sacrificando tutti i compagni, ma l’australiano non li ripaga. Non solo non guadagna su nessuno dei diretti rivali, Yates escluso, ma alla fine rischia anche di perdere la posizione di Bernal, sul quale conserva ora solo 7”. Nel finale rischia anche di crollare, ma il lavoro di un bravissimo Gino Mäder gli permette di contenere i danni. Pericolo scampato.

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